Sentieri olistici di Cristina Carta
Sentieri olistici di Cristina Carta
Gli oli essenziali sono sostanze volatili prodotte dalle piante, rinchiuse in piccoli sacchetti tra le cellule vegetali della parete delle foglie, dei petali, della resina, dei rami, del fusto della pianta e nella buccia del frutto. Quando questi sacchetti vengono rotti dallo sfregamento, rilasciano il loro contenuto e risultano essere odorosi. Sono formati da una miscela di complesse sostanze chimiche (terpeni, chetoni, alcoli, esteri e aldeidi) tanto che è difficile riprodurle in laboratorio.
Le essenze sintetiche si possono avvicinare alla profumazione originale ma non hanno di certo la stessa efficacia di quelle naturali. Anche in natura non si troveranno mai due piante con lo stesso profumo; nonostante siano della stessa specie hanno sempre un olio essenziale leggermente diverso. L’olio essenziale che sprigionano rappresenta “l’identità” della pianta e, in quanto esseri viventi, ogni pianta è unica.
Gli oli essenziali vengono prodotti dalla pianta per diversi motivi per esempio come protezione da agenti esterni (come il calore); per un meccanismo di difesa dai predatori o al contrario per attirare a sé insetti impollinatori.
Come capire quando un olio essenziale è puro? Si può fare un piccolo test... Si versano 2 gocce di olio essenziale in un foglio di carta e se è puro tenderà ad evaporare lasciando sul foglio un alone molto leggero o addirittura nessun alone;
se invece è stato adulterato evaporerà a fatica e resterà un alone ben visibile sul foglio.
Digestione
Stimolano le terminazioni nervose dei recettori gustativi e olfattivi, la salivazione e la digestione grazie all’azione sulla muscolatura liscia, ad esempio l’olio essenziale di basilico, di cannella, di finocchio, di salvia), sono un efficace antiacido e stimolano l’attività del pancreas del fegato.
Sistema endocrino
Agiscono come stimolatori o inibitori di alcune ghiandole endocrine: per esempio basilico, pino, timo e rosmarino stimolano la corteccia surrenale, mentre la menta e il gelsomino attivano gli ormoni dell’ipofisi.
Cuore e sistema circolatorio
Possono stimolare il muscolo cardiaco o rallentarne le palpitazioni, fino all’ipotensione, agendo sulla muscolatura e le terminazioni nervose.
Apparato polmonare
A questo livello si ha un’azione antisettica (per esempio la menta piperita e l’eucalipto), ed espettorante (canfora, maggiorana, origano e santoreggia) e stimolante della respirazione (la canfora).
Sistema immunitario
Alcuni aiutano a respingere le aggressioni batteriche (come la lavanda e il pino).
Apparato urinario
Gli oli essenziali esercitano un’azione blandamente diuretica (anice verde, betulla e cipresso ma anche limone e sandalo) e antisettica a livello di questo apparato.
Sistema nervoso
E' uno degli apparati su cui gli oli essenziali sono più efficaci. Alcuni
stimolano il sistema parasimpatico (ad esempio l’olio essenziale di
origano e di verbena); altri invece bloccano il
sistema parasimpatico (come il timo e il cipresso); alcuni possiedono
un’azione stimolante del sistema simpatico (come la lavanda e l’angelica),
mentre altri hanno un’azione inibente del sistema simpatico (il basilico e la
santoreggia).
Alcuni oli essenziali sono eccitanti (ad esempio la noce moscata
e la menta) e stimolanti (basilico, limone e menta) mentre
altri hanno effetti calmanti (camomilla, melissa e verbena).
Come si possono usare gli oli essenziali? Assumerli per via orale è sconsigliato. Se si intende farlo consiglio di consultarsi prima con il proprio medico curante o consulente. Questo è molto importante perchè dosi sbagliate possono dare problemi alle mucose gastriche ed intestinali oltre che intossicazioni.
Per via esterna invece si può agire in sicurezza in quanto gli oli essenziali penetrano nella pelle senza creare danni agli organi interni.
In che modo possiamo utilizzarli?
- In appositi bruciaessenze, quelli elettrici per esempio, molto spesso adibiti anche per la cromoterapia. Sono utili per purificare l’aria di casa;
- Massaggi: gli oli essenziali puri sono molto potenti e non vanno usati a diretto contatto con la pelle ma devono sempre essere diluiti in un olio vegetale adatto;
- Bagno e doccia profumati: bastano 3-4 gocce nell’acqua della vasca, consiglio di mescolarli prima con un vettore quale olio, sale o miele perchè altrimenti galleggiano;
- Suffumigi ed inalazioni. Aggiungere 2-3 gocce di olio essenziale (tipo balsamici) in un catino di acqua bollente. Si possono diluire in acqua calda per gargarismi dall’azione purificante e lenitiva sul cavo orale.
- Nella crema idratante per ottenere una profumazione più piacevole o anche solo per ottenere una crema balsamica o lenitiva;
- Metterne qualche goccia in fazzolettini o batuffoli di cotone e poi riporli dentro a cassetti ed armadi per allontanare insetti e profumare i nostri vestiti o in tasca da portare sempre con noi.
Regole per usare gli oli essenziali in piena sicurezza:
1. Non assumere gli oli essenziali per via interna senza prima il consulto del proprio medico;
2. Evitare il contatto con gli occhi e le mucose;
3. Evitare di applicare sulla pelle l’olio essenziale puro ma miscelatelo sempre con un olio o con una crema;
4. Non esponetevi al sole dopo l’applicazione;
Attenzione ai bambini: tenete gli oli essenziali in un luogo difficilmente raggiungibile dai bambini. Se volete usarli sui bambini diluite sempre e usate quelle più sicure e delicate come camomilla, lavanda, arancio e tea tree.
L'aromaterapia è una branca della fitoterapia ovvero delle medicine alternative e sfrutta gli oli essenziali allo scopo di riportare benessere all'intero organismo, sia a livello fisico che a livello emotivo e mentale.
Ma l'olfattoterapia cos'è? In Italia ancora non è tanto conosciuta. Questa terapia sfrutta solo l'odore e la vibrazione dell'olio essenziale senza nessun contatto diretto dello stesso con la pelle.
Vediamo in dettaglio le due branche.
Il termine aromaterapia fu
coniato dal chimico francese Gattefossè, che lavorando con gli oli
essenziali per produrre cosmetici, notò l’effetto benefico degli impacchi di
lavanda sulle scottature. Da lì i suoi studi proseguirono in sperimentazioni volte
a curare diverse patologie attraverso l’utilizzo degli oli essenziali. L’utilizzo
di oli e erbe aromatiche a scopi curativi (e anche religiosi) risale a tempi
antichi, tanto che abbiamo testimonianze anche all’interno della Bibbia…per arrivare
ai nostri giorni con l’intento di affiancarsi alla medicina
tradizionale come trattamento di supporto. Infatti l’aromaterapia è una forma
di medicina naturale utile nell'alleviare disturbi di lieve entità. Utilizzando gli
oli essenziali è possibile curare e alleviare un’ampia gamma di disturbi, che
vanno dal mal di testa alle punture di insetto, dai crampi al raffreddore.
Esistono tantissimi oli essenziali, ognuno dei quali può essere utilizzato
per un uso specifico.
Alcuni oli
essenziali che non dovrebbero,
secondo me, mai mancare in casa:
1.Olio essenziale di tea tree: antisettico, antibatterico
e antimicotico, può essere usato in caso di virus e infezioni.
2. Olio
essenziale di lavanda: analgesico utile in caso di mal di testa e algie varie, aiuta
la pelle con acne, cicatrici, verruche, ecc.
3. Olio
essenziale di menta piperita: antisettico, antispasmodico e calmante. Ottimo digestivo.
4. Olio
essenziale di eucalipto: antibiotico e antinfiammatorio.
5. Olio essenziale di arancio dolce: digestivo naturale, febbrifugo e disinfettante.
Stimola la digestione.
6.Olio
essenziale di geranio: utile contro insetti e punture di insetto. È un
potente cicatrizzante e antisettico.
Se vuoi saperne di più puoi
contattarmi.
Il metodo, a
differenza dell'aromaterapia che opera sul corpo fisico, agisce anche sulla
sfera psichica e sottile grazie alle frequenze vibrazionali di determinati
oli essenziali.
L’olfattoterapia
è un metodo creato nel 1992 dal terapeuta Gilles Fournil, basata sulle capacità
degli oli essenziali (tramite odori e vibrazioni) di
accedere al nostro inconscio attraverso l’olfatto. Gli oli essenziali hanno la capacità di portare in superficie le
emozioni che possono essere responsabili di un blocco o di un disagio presente
in noi stessi.
L’udito, il gusto e la vista sono i tre sensi più utilizzati,
anche dalla pubblicità…ma il tatto e l’olfatto, che sono due sensi più
primitivi, legati all’istinto, sono in gran parte dimenticati e trascurati
anche nelle terapie. Gilles Fournil ha intuito che l’olfatto può suscitare
emozioni sepolte nel subconscio e richiamare spontaneamente alcuni vissuti della
nostra esistenza mettendo a punto questo metodo. Gli odori di alcuni oli
essenziali sono legati, per la loro particolare frequenza, ai 7 chakra. La
sensazione olfattiva, piacevole o meno, indica se l’odore e il plesso associato risuonano
più o meno armoniosamente.
Lo
scopo dell’olfattoterapia è quello di gestire e lavorare vecchi traumi ed emozioni,
affrontare lo stress, lavorare sulle proprie dipendenze (cibo, tabacco…), sulla
fiducia in se stessi, sui cambiamenti in generale e anche sul dolore fisico. L’obiettivo dell’olfattoterapista
è quello di rilevare, attraverso gli odori, il “disturbo”
e facilitare il rilascio emotivo.
Ciò che accade
durante una seduta di olfattoterapia,
è un’avventura che inizia con un cartoncino impregnato di un olio
essenziale e…
Se vuoi scoprire questo metodo puoi contattarmi e prenotare una seduta.