Arte dalle origini antichissime, risale a 5000 anni fa. L'uso di questa disciplina è testimoniata da raffigurazioni incisioni dipinti murali in diverse civiltà come quelle egizie, cinesi e anche in America (dalle tribù Incas e Maya).
In Occidente la riflessologia plantare è arrivata agli inizi di questo secolo per merito del dottor Fitzgerald, considerato il padre di questa disciplina, che in quegli anni (1917) era conosciuta con il nome di "terapia zonale". Il libro che Fitzgerald aveva pubblicato non ebbe un gran successo tra i medici...tranne che per un dottore: Joe Shelby Riley che, invece, si affascinò alla teoria zonale e decise di approfondire il legame fra il corpo e la riflessologia. La svolta per questa tecnica si ebbe proprio dal lavoro di Riley e della sua terapista Eunice Ingham. che stabilì che i punti riflessi presenti sia nei piedi che nelle mani, rappresentano l'immagine speculare degli organi del corpo umano. Il nome fu cambiato in riflessologia.